18.06.2024

Costo installazione colonnina elettrica: guida completa per la tua casa 

Tempo di lettura: 6 minuti
Costo installazione colonnina elettrica: guida completa per la tua casa 

Passare a guidare un’auto elettrica potrebbe imporre rivoluzioni nel nostro modo di viaggiare? Ci sentiamo di rispondere no. O meglio: ci sono alcuni comportamenti che possono essere cambiati per rendere più efficaci i vantaggi ottenibili dalla mobilità 100% elettrica. Uno tra tutti è far diventare ogni sosta della nostra vettura un’occasione di ricarica, tanto in viaggio alle colonnine pubbliche, quanto nella permanenza nel box di casa. 

Proprio di quest’ultimo aspetto vogliamo parlare, evidenziando i vantaggi, gli accorgimenti e i consigli utili per massimizzare i benefici di una colonnina elettrica domestica (o wallbox), nonché i principali costi che si debbono considerare nell’installazione e nell’erogazione delle ricariche. 

Colonnina elettrica a casa: i vantaggi 

Ogni auto elettrica può essere ricaricata a casa e i principali vantaggi di questa opportunità è data dal tempo a disposizione e dai costi dell’energia erogata dal proprio contatore. La possibilità di sfruttare tutta una notte per collegare la propria auto elettrica alla spina permette di attivare una ricarica più lenta che espone la batteria a minori ‘stress da ricarica’ rispetto alle soluzioni più veloci. Inoltre, i costi dell’energia sono i medesimi del proprio contratto domestico, che mediamente si attesta ad un terzo circa del costo applicato nelle colonnine veloci a corrente alternata (ad aprile 2024 potremmo considerare un costo medio di 0,25€/kWh nei contratti per uso abitativo a fascia unica mono oraria). Ancor più vantaggiosa, nonché estremamente green, la soluzione per chi ha dotato casa propria di un impianto fotovoltaico – meglio se abbinato ad un accumulatore: in questo caso il costo è pari a zero, così come l’impatto richiesto per produrre l’energia immessa nelle batterie di trazione della propria auto elettrica.

Quali strumenti e accortezze per la ricarica domestica delle auto elettriche? 

Per la ricarica di auto elettriche a casa è possibile ricorrere a diverse soluzioni, che differiscono per velocità di ricarica. La soluzione più semplice è quella di ricorre al cosiddetto ‘caricatore centellinare’, spesso in dotazione con la vettura, una sorta di ‘prolunga’ dotata di un trasformatore, che consente di avviare la ricarica attaccandosi ad una normale presa Schuko, con settaggi di potenza che potrebbero al massimo variare approssimativamente tra poco meno di 1kW e i 3kW. 
Prima di avviare una ricarica con questo metodo, opportuno accertarsi che la presa a cui ci stiamo collegando sia sicura e certificata, così come l’impianto elettrico, e assicurarsi della disponibilità di potenza al contatore (la cui configurazione domestica più diffusa pari a 3kW, quindi una ricarica centellinare a 1kW impegnerebbe già 1/3 dell’energia erogabile): attenzione quindi a non accendere in contemporanea forni, piani ad induzione, stufette elettriche e altri elettrodomestici ‘energivori’. 

Considerando che la ‘capacità’ di un’auto elettrica si attesta mediamente tra i 35 e i 60kWh, ecco che in una notte con ricarica centellinare in configurazione minima (1kW) potrebbe rigenerare tra il 20 ed il 9% dell’autonomia, in base alla dimensione della batteria montata. 

Se vogliamo invece dotarci di una soluzione più efficiente ed evoluta, ecco che possiamo installare una colonnina elettrica a casa, o wallbox. Si tratta di uno strumento che, collegato al nostro impianto elettrico, permette di gestire la ricarica delle auto elettriche contando su maggiore potenza e su una gestione intelligente dell’energia. Possiamo infatti arrivare attorno ai 7,5kW di potenza massima erogata ed i sistemi di controllo di cui questi apparecchi sono dotati possono mediare l’assorbimento elettrico di questo apparato con il resto del consumo domestico: l’erogazione viene diminuita nel momento in cui in casa, ad esempio, dovesse attivarsi il sistema di condizionamento dell’aria, così da non andare oltre al limite del contatore, facendolo ‘scattare’. 

In questo caso, pur rimanendo inalterato il costo unitario del kWh al consumo, dovremmo considerare alcune necessità ed alcuni costi aggiuntivi. 

Cosa considerare e quali costi per installare una colonnina elettrica in garage  

Innanzitutto occorre contattare un elettricista abilitato che verifichi l’idoneità dell’impianto elettrico all’allaccio di una colonnina domestica al proprio contatore. In caso positivo, qualora si abiti in un condominio, dare notifica preventiva all’Amministratore dell’installazione, ad esempio per eventuali autorizzazioni alla posa di canaline passacavi in aree comune ed adempimenti di aggiornamento dei piani di prevenzione incendi. 

L’installazione di infrastrutture di ricarica nei condomini è oggetto del d.lgs. 257/2016, che ha regolamentato la predisposizione all’installazione di infrastrutture di ricarica per i condomini di nuova costruzione (o sottoposti a ristrutturazione); oggi è inoltre in vigore il d.lgs. 48/2020 che ne ha addirittura stabilito l’obbligo di installazione all’atto della costruzione. 

L’elettricista fornirà quindi un progetto completo, corredato da costi che dipendono dalla distanza del box dal contatore, dall’esistenza o meno di canaline dedicate al passaggio dei nuovi cavi, manodopera, apparecchiature necessarie (come ad esempio salvavita o meccanismo di sgancio d’emergenza dedicato). Per questo potrebbe essere consigliabile assumere almeno tre preventivi da confrontare. 

A margine di tutto questo occorrerà anche contattare il proprio gestore elettrico, per aumentare la potenza del proprio contatore: innalzarla a 4,5kW potrebbe essere sufficiente per garantire ricariche a 3kW. Il che permetterebbe di rifornire la propria auto elettrica di 21kWh mentre dormiamo le nostre 7 ore tra le 23 e le 6 del mattino (che tornando a ragionare in termini di ‘taglia’ delle batterie più diffuse, significherebbe immagazzinare tra il 50 e il 30% di energia – e quindi di autonomia – per il giorno dopo). 
Va ricordato che l’aumento della potenza al contatore corrisponde anche ad un sensibile incremento di costi fissi mensili.  

Discorso differente vale nel caso non si disponga di un box: in questa evenienza, è possibile presentare all’Amministratore di condominio richiesta di installazione di una colonnina elettrica condominiale comune. Sarà quindi l’assemblea a deliberare a riguardo. 

Importante ricordare, infine, la possibilità di accedere a bonus locali e nazionali per abbattere i costi di acquisto e messa in opera delle colonnine elettriche, sia private, sia in aree comuni del condominio. 

Con Autotorino una soluzione chiavi in mano per la ricarica auto elettriche a casa 

Se hai letto fino a qui e vuoi un supporto per rendere più immediata e semplice questo aspetto di gestione della tua auto elettrica, Autotorino con i servizi Evolution ha le risposte che fanno per te. 

Autotorino Evolution è la suite di servizi sviluppati per dare soluzioni mirate e in prospettiva all-inclusive a chi sceglie di ‘guidare elettrico’. In particolare, grazie alla partnership con la multi-utility A2A, uno dei primari gestori elettrici nazionali, offriamo la possibilità di scegliere una wallbox evoluta (inserendone il costo nel canone mensile della propria auto) e fruire di un supporto erogato da elettricisti convenzionati con A2A per sopralluogo e installazione della propria colonnina elettrica domestica. Inoltre, è possibile anche valutare una fornitura di energia certificata 100% da fonti rinnovabili per la propria utenza di casa, con vantaggi anche nelle ricariche in mobilità. 

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